Come e quando concimare gli alberi di olivo

L’olivo è una pianta per la quale la corretta concimazione copre un aspetto fondamentale, al fine di ottimizzare la produzione dei suoi preziosi frutti. Ma per ottenere i risultati auspicati, sia per ciò che concerne la quantità delle olive sia per la loro qualità, si tratta di un processo che va sapientemente eseguito. Olivi cresciuti su terreni fertili e nutriti a dovere, si manterranno sani e produttivi per molti anni e in questo modo sarà possibile evitare la cosiddetta alternanza di produzione. Affinché gli alberi di olivo crescano in modo adeguato, la concimazione della pianta riveste quindi un ruolo fondamentale.

Andiamo allora a vedere in questa guida come concimare gli alberi dell’olivo e quali sono le sostanze nutritive, organiche e minerali, indispensabili per la sua giusta crescita.

Come concimare gli olivi

Innanzitutto per concimare al meglio il terreno, l’ideale sarebbe utilizzare uno spandiconcime; a tal proposito ti segnaliamo che sul sito Tricarico Group puoi acquistare spandiconcime delle migliori marche a prezzi vantaggiosi.

L’habitat ideale per un olivo è un terreno ricco di nutrienti organici, capace già di per sé di donare alla pianta le sostanze naturali di cui ha bisogno. Non dimentichiamo, infatti, che nonostante un olivo possa arrivare a compiere centinaia di anni, è un albero che deve essere curato con grande attenzione al fine di preservarne la bellezza e la produttività. Il concime ideale per un olivo deve essere costituito da elementi chimici essenziali quali l’azoto, il potassio ed il fosforo: considera che la quantità di potassio e azoto deve risultare 3 volte maggiore di quella del fosforo. Il motivo è dato dal fatto che ciascuno di questi elementi svolge un compito differente nello sviluppo dell’albero: l’azoto serve a rendere ottima la fioritura dell’olivo e agevola la produzione dei frutti (in gergo tecnico si parla di allegagione). Questo componente è capace infatti di dare impulso alla fotosintesi cellulare e di impedire alla pianta di venire colpita dai parassiti: generalmente il compost contiene l’1% di azoto, mentre il letame maturo lo 0,5%.

Il fosforo contribuisce sia a rafforzare le radici della pianta che alla crescita delle olive. Rispetto all’azoto e al potassio, la concimazione con il fosforo necessita di una quantità minore di prodotto, specie se il terreno non risulta essere eccessivamente acido, ma il nutriente contribuisce in maniera rilevante alla produzione dei frutti e al germogliamento della pianta.

Il potassio rende l’olivo più resistente all’attacco dei parassiti, oltre che ai cambiamenti di temperatura, e riesce a regolare l’assorbimento dell’acqua. In genere gli olivi raramente hanno carenza di potassio, ma nel caso in cui dovesse mancare il segnale distintivo è la presenza sulla pianta di foglie decolorate e foglie dai bordi secchi.

A facilitare la fioritura e la formazione dei frutti degli olivi concorrono poi altri componenti come il calcio, il magnesio, lo zolfo e il boro. In particolare il calcio permette alle olive di avere un’ottima consistenza e il magnesio supporta la fotosintesi clorofilliana.

Come e quando concimare gli olivi

Per ottenere risultati ottimali nella concimazione dell’olivo, non basta l’apporto di sostanze nutritive: altrettanto importante è effettuare la concimazione dell’olivo nel giusto periodo. Ecco allora quando concimare gli alberi di olivo.

La difficoltà maggiore si riscontra quando bisogna procedere alla concimazione con l’azoto, dal momento che l’olivo è subito ricettivo nei confronti di questo elemento. Se si effettua la concimazione troppo presto, infatti, l’olivo potrebbe trovarsi nello stato vegetativo precocemente e in questo caso le piante soffrirebbero eccessivamente il freddo; viceversa, se l’opera di concimazione avviene in ritardo, a farne le spese potrebbero essere la fioritura e la crescita dei frutti, che rallenterebbe oppure verrebbe del tutto compromessa. Per ovviare a questi eventuali problemi occorre quindi tenere presente che la concimazione dell’olivo non va effettuata in un solo periodo, ma praticata a cicli durante tutto l’anno e soprattutto impostata in base al bisogno dell’albero.

Detto questo, ci sono teoricamente 3 periodi di concimazione: nella stagione autunnale vanno somministrati il fosforo e il potassio; sul finire dell’inverno l’olivo va concimato con una porzione di azoto e nel mezzo della stagione primaverile si deve completare la concimazione con l’azoto, che è utile a conferire lo sprint finale alla produzione delle olive. Se poi oltre agli olivi coltivate anche dei bei fiori potreste utilizzarli come regalo, un classico sempre molto apprezzato.

La messa a dimora

Per messa a dimora dell’olivo, si intende il lavoro di sistemazione della pianta in quello che costituirà il suo luogo di crescita. Il periodo ottimale per procedere alla messa a dimora è fra l’autunno e l’inverno, perché si tratta del momento in cui l’olivo si trova nella fase di riposo vegetativo.

L’approntamento del terreno per la messa a dimora dell’olivo, viene definito prima concimazione ed è importantissimo per la crescita salutare della pianta. L’olivo è infatti un albero che necessita di un terreno ben nutrito, in modo che ogni anno i raccolti siano soddisfacenti. Ma come preparare il terreno destinato alla coltivazione dell’olivo? Con il letame maturo nel dosaggio di 4-5 kg per metro quadrato, ma non solo. In aggiunta ai concimi basilari come il compost e, appunto, il letame, si possono utilizzare la cenere della legna, le farine di roccia, oppure i macerati delle piante; molto efficaci e pratici da usare per la concimazione del terreno di un olivo, sono anche lo stallatico o i concimi biologici in pellets.

È importante sottolineare che i migliori terreni su cui procedere alla coltivazione degli olivi sono quelli rocciosi-argillosi, che permettono all’acqua di non ristagnare; inoltre, per quanto riguarda l’irrigazione del terreno, non bisogna eccedere perché l’olivo è un tipo di pianta che non vuole molta umidità.

La concimazione dell’olivo terrena e fogliare

In genere la concimazione dell’olivo si compie attraverso il terreno, grazie al quale gli elementi nutritivi giungono dalle radici a tutta la pianta. Questo tipo di concimazione, detta terrena, di norma permette all’olivo di ricevere tutte le sostanza utili alla sua corretta crescita; può accadere, tuttavia, che l’olivo a causa di vari fattori, come un eventuale repentino cambiamento climatico o una presenza di parassiti dannosi alla pianta, abbia necessità di un supporto extra, come può esserlo il concime fogliare. È questa una metodologia ampiamente praticata dai coltivatori e piuttosto stimata nel settore, e viene praticata quando alla pianta non si riescono a fornire per via radicale tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. Per esempio, ai fini di un’adeguata fioritura e produzione di frutti, è consigliabile l’aggiunta di concime fogliare a base di boro, un elemento che tende ad essere carente nei terreni troppo calcarei.

La concimazione bio dell’olivo

Se vuoi coltivare degli uliveti in maniera biologica, i concimi da usare non sono quelli chimici tipo il nitrato di ammonio, l’urea o il perfosfato, ma esclusivamente i concimi che derivano dai minerali naturali come le farine di rocce, oppure i concimi di provenienza organica come il letame, il compost, la cenere, le piante macerate o lo stallatico. L’unica accortezza da tenere per la concimazione eco-sostenibile è il rispetto delle dosi, in modo da non causare un eccesso di nitrati nella terra.

Il patentino per i concimi

Per essere sicuro di utilizzare i prodotti più adatti alla concimazione dell’olivo, ricorda che puoi ottenere il patentino fitosanitario. Avere il patentino per trattamenti agricoli ti sarà molto utile, perché così non correrai il rischio di acquistare sostanze nocive all’ambiente e alle piante. Se ti stai chiedendo a cosa serve e come si può ottenere il patentino fitosanitario, devi sapere che si tratta di un certificato rilasciato alle persone maggiorenni che abbiano frequentato un corso di formazione professionale specifico e superato il relativo esame finale. La domanda di partecipazione va inoltrata all’Assessorato Provinciale della Agricoltura.

Inoltre, grazie ad un nuovo progetto, c’è chi riesce ad utilizzare meno fitofarmaci. Si tratta del LIFE Green Grapes, realizzato dal Crea Viticoltura ed Enologi, che mira a ridurre del 50% l’utilizzo di fitofarmaci nel settore vinicolo, rendendo le coltivazioni più biologiche e sane. Una bella iniziativa che potrebbe venire adottata anche dagli agricoltori di uliveti.