Sesso e Covid: virtuale sì, senza rischi

Il sesso virtuale è rimasto l’unico possibile, per chi non vuole esporsi al rischio di contrarre il Covid-19 subito dopo l’allentamento delle misure preventive. La pandemia e i lockdown nazionali hanno cambiato tutte le nostre abitudini, incluse quelle sessuali.

(Quasi) a zero rischi è il sesso virtuale. Sanitariamente sicuro, emotivamente interessante, capace di allentare lo stress. Ma davvero senza pericoli?

Ecco come difendersi.

Il rischio del sexting: il revenge porn

La “vendetta pornografica” è quella messa in campo da un ex (o  una ex) partner, risentito dalla fine del rapporto o per pura meschinità, che consiste nella pubblicazione di fotografie e video dell’amante senza il suo consenso.

Costituisce un reato, ovviamente. Ma risalire al responsabile, con decine di scambi, screenshot, download o condivisioni, è quasi impossibile.

Il rischio è di finire in una rete dalle maglie così fitte da non essere districabili, dove l’unica sensazione che rimane è la vergogna, l’umiliazione, la paura. Fino alle più estreme conseguenze.

Quando si manda un nudo ad un partner fisico

Esistono alcuni metodi per difendersi dal rischio. Vediamoli insieme:

  • Telegram consente di avviare una chat privata, da cui non è possibile scaricare, inoltrare, condividere materiale video e fotografico
  • Su Instagram si può mandare una foto che si distrugge dopo la visione e non può essere condivisa con altri utenti. Resta però il rischio dello screenshot dello schermo
  • Non inquadrare il volto, i tatuaggi o segni particolari molto riconoscibili: se avessi la sfortuna che la foto venire ripubblicata, non sarebbe riconducibile a te e non ad una delle decine di migliaia di persone che ogni giorno pubblicano o inoltrano materiale simile online
  • Applicare un watermark sulla foto: esistono app che con pochi gesti consentono di mettere una scritta sulla foto, che non può essere eliminata in post-produzione. Se scrivi sulla foto di nudo il nome della persona a cui la mandi e questa persona la dovesse ricondividere, sarebbe immediatamente riconoscibile e imputabile per il reato commesso
  • Non è un’assicurazione totale, ma invia foto e video a persone di cui ti fidi. Purtroppo, se il rapporto finisse burrascosamente, il partner potrebbe usare le tue foto per vendicarsi e umiliarsi

Eliminare l’aspetto visivo: i call center erotici

Il bisogno di vicinanza sessuale ed emotiva è parte della natura umana, ineliminabile dal suo senso. Durante il lockdown sono fioriti spettacoli erotici e call center dai quali rispondono operatrici del telefono erotico disponibili per soddisfare esigenze e fantasie sessuali al telefono. E con una chiamata tradizionale la privacy è rispettata: la chiamata è anonima e gli operatori forniscono uno pseudonimo, non il proprio nome. Inoltre, non è possibile scambiare immagini e video.

Certo, il lavoro di fantasia non è uguale alla passione fisica, ma in un periodo così strano e complesso tutto quello che può aiutarci ad allentare la pressione e lo stress, e a ridurre l’angoscia e la paura per la nuova routine che dobbiamo assumere è ben accetto. Conta solo usare questi mezzi con criterio e responsabilità.