Epatite C: come evitarla e quali sono i sintomi e le cure previste

Importante infezione a carico del fegato, l’Epatite C può portare a forme patologiche molto gravi. Scopriamo come evitarla e quali sono i sintomi e le cure previste. 

È possibile evitare l’Epatite C?

Alla domanda del tutto legittima, la risposta è assolutamente sì. Basta conoscere la patologia e mettere in atto i consigli sanitari per evitarla. A trasmettere lEpatite C è l’Hcv, un virus che può trovarsi non solo nel sangue ma anche liquidi biologici. Il famigerato contagio può avvenire con il contatto diretto.

Ci si può contagiare per via ematica, ad esempio condividendo siringhe dagli aghi infetti o mediante l’iniezione di sostanze stupefacenti o stimolanti in vena. Questa è una malattia molto diffusa, tra i tossicodipendenti, per evitare di essere contagiati, è di vitale importanza usare strumenti monouso e personali.

Purtroppo si sono verificati anche dei contagi avvenuti a seguito donazioni di sangue. Per essere compatibile con l’atto, il donatore dovrà essere accuratamente controllato: non dovrà essere presente alcun tipo di infezione, altrimenti è esonerato fino alla guarigione completa.

Se il sangue del donatore viene prelevato nel momento in cui la malattia è in incubazione, ci potrebbe comunque essere un rischio di trasmissione del virus.

Se dopo la donazione il soggetto avverte dei sintomi di una qualunque malattia infettiva, dovrà avvisare tempestivamente le autorità sanitarie.

Ci sono stati svariati casi di epatite C derivanti da un contagio avvenuto in ospedale.

Se ciò fosse accaduto a voi o ad un vostro familiare il suggerimento è quello di contattare gestione crediti pubblici per avere informazioni circa la possibilità di essere risarciti dei danni fisici e morali.

In questi casi il comportamento di responsabilità del donatore sarà volto alla tutela della salute di uno o più individui. Bloccando l’utilizzo delle unità di sangue potenzialmente infette eviterà il trasmettersi di qualsiasi virus.

Se la trasfusione fosse già avvenuta sarà utile tenere il ricevente strettamente monitorato, prendendo tutte le precauzioni possibili per contrastare l’evolversi della malattia trasmessa.

Le trasmissioni di infezioni e virus possono avvenire anche mediante attrezzatura medica o strumentazione estetica non adeguatamente sterilizzata.

E’ importante, laddove possibile, chiedere l’uso di strumenti monouso oppure richiedere l’utilizzo di strumenti sterilizzati che verranno aperti davanti a voi. Tutto ciò è verificabile non solo negli ambulatori medici ma anche nei saloni per tattoo e piercing e negli ambulatori per agopuntura.

Ovviamente se vivete con coinquilini (di cui non sapete granchè) saranno da evitare nella maniera più assoluta la condivisione di spazzolini da denti, rasoi e forbicine per le unghie.

Sintomi dell’Epatite C

La sintomatologia legata all’Epatite C non è immediata e compare in tempi medio lunghi poichè l’incubazione del virus è abbastanza lunga. Si può manifestare a cinque – dieci settimane dopo il contagio, verificandosi con intervalli di tempo che possono andare da due settimane e oltre i 5 mesi.

Questa infezione non è sempre sintomatica, in particolare nelle sue fasi iniziali: l’infezione può manifestarsi con disturbi come inappetenza, nausea e vomito, dolori alle articolazioni e ai muscoli oppure con l’ittero. Se asintomatica, è visibile soltanto attraverso l’esame ematico per il dosaggio delle transaminasi. Ci sono casi di pazienti che si accorgono della malattia addirittura dopo molti mesi o addirittura anni dal contagio, quando il fegato ha oramai subito danni irrimediabili.

Non è ancora disponibile il vaccino, per cui l’unica modalità per difendersi è la prevenzione.

Cure per l’Epatite C

La ricerca medica ha messo in atto alcune cure per i pazienti affetti da Epatite C. Si tratta di farmaci specifici, di cui l’interferone alfa pegilato, che viene somministrato tramite iniezioni sottocutanee, una volta alla settimana. Da associare alla ribavirina, assunto per via orale, in doppia dose al giorno. Dalle statistiche mediche il 25% delle persone infettate dalla patologia arrivano alla guarigione completa.

Per leggere altri interessanti articoli su salute e benessere clicca qui.

Disclaimer

Questi testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico.