Cosa fare se la casa è allagata per limitare i danni

Purtroppo capita sempre più spesso che si verifichino allagamenti e che ci si ritrovi alle prese con cantine, garage e case completamente allagate. A volte, poi, un allagamento può essere anche la causa d’ingenti perdite delle tubature. L’acqua può provocare molti danni, sia alla struttura, sia agli arredi, oltre che agli impianti: ecco perché è necessario intervenire tempestivamente.

Ecco qualche suggerimento su come comportarsi in caso di allagamento e come limitare i danni che ha subito la casa.

Cosa fare se la casa è allagata

La prima cosa da fare se la casa è allagata è staccare subito la corrente elettrica. Bisogna fare attenzione, però, perché non bisogna toccare l’acqua o avere mani e piedi bagnati per evitare di rimanere folgorati. Quando l’allagamento è causato da una perdita dell’impianto idrico, è necessario girare subito la chiave di arresto. Se non si riesce a individuare la causa o la situazione è molto problematica, è bene chiamare i Vigili del Fuoco.

Inutile dire che bambini e animali domestici devono essere messi subito in sicurezza.

Quando una casa subisce un allagamento è importante iniziare a rimuovere subito l’acqua. La muffa, infatti, tende a formarsi già dopo 24-48 ore danneggiando pareti, strutture e arredi. Per asciugare l’acqua e farlo in sicurezza, bisogna indossare calzari antiscivolo e dotarsi di secchio, stracci e scope per cercare di assorbire l’acqua. In alcuni casi, soprattutto quando il livello dell’acqua è alto, è utile usare pompe a immersione.

Rimuovere l’acqua consente di limitare i danni, ma anche di pulire successivamente. La pulizia deve essere fatta tempestivamente e in modo approfondito, per cui in questi casi, è preferibile rivolgersi ad aziende specializzate come questa ditta di Roma che effettuano pulizie urgenti.

Limitare i danni in caso di allagamento

Se l’acqua ha invaso la propria abitazione, purtroppo, bisogna mettere in conto che si avrà a che fare con alcuni danni. La tipologia di danno e l’entità dipende dalla quantità di acqua, dalla presenza di oggetti di valore e dalla struttura dell’abitazione o dalle condizioni degli impianti. Tuttavia, è possibile adottare alcuni accorgimenti che permettono almeno di limitare i danni.

Dopo aver rimosso l’acqua ed effettuato la pulizia, è importante svuotare i mobili e lavare tutto ciò che è stato a contatto con l’acqua e il fango che a volte viene depositato.  Per pulire oggetti e mobili è consigliato utilizzare un detergente delicato e un panno morbido. Se si dispone di un deumidificatore è possibile azionarlo per velocizzare l’asciugatura degli oggetti e degli ambienti, altrimenti è necessario lasciare le finestre aperte.

Poltrone, divani e materassi, se colpiti dall’acqua, vanno fatti asciugare lasciandoli in ambienti areati o con l’aiuto del deumidificatore: ci può volere molto tempo e, inoltre, è spesso consigliato effettuare un trattamento antimuffa per evitare che questa possa comparire sulle superfici. Lo stesso trattamento si può applicare alle pareti.

Se l’acqua è arrivata anche a toccare gli elettrodomestici, questi non andrebbero utilizzati fin quando non sono completamente asciutti, ma è sempre meglio richiedere l’intervento di un elettricista.