Psicologo: perché è importante oggi e chi vi ricorre di più

La salute mentale è un tema che negli ultimi anni è diventato di interesse globale. La pandemia ha messo a dura prova il nostro equilibrio psicologico e la conseguenza principale è stato un aumento delle richieste d’aiuto per patologie psicologiche. Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 1 miliardo di persone nel mondo soffre di un disturbo mentale e si stima che la pandemia abbia incrementato i disturbi del 25%.

Il lavoro dello psicologo dunque diventa cruciale nella società attuale e in Italia sono diverse le Regioni che stanno attivando lo psicologo di base per andare incontro alle richieste, anche perché, per il bonus psicologo sono state inoltrate 230mila domande, numero che supera il budget a disposizione. L’Italia infatti è carente nelle azioni per il benessere psicologico. Secondo quanto emerge dal Progetto MORE, Mental health Optimization of Resources, realizzato da Deloitte Consulting, il nostro paese investe solo il 3,4% della spesa sanitaria per la salute mentale, a fronte di una media del 10% dei paesi ad alto reddito. La ricerca evidenzia la necessità di aumentare di 1,9 miliardi gli investimenti e di destinare il 47,2% all’aumento del personale. Scopriamo insieme perché è importante il ruolo dello psicologo e da dove arrivano le richieste di intervento.

Psicologo: perché è importante oggi

Come abbiamo evidenziato, l’aumento dei disturbi psicologici è sotto gli occhi di tutti. C’è inoltre una maggiore consapevolezza dell’importanza del benessere psicofisico e questo porta a maggiori richieste. In Italia, secondo il Mind Health Report di Ipsos, nel 2023 il 28% della popolazione italiana ha riportato un disturbo mentale, con +6% rispetto al 2022. Le situazioni che generano questa sofferenza psicologica sono i luoghi di lavoro e le esperienze personali e, senza un supporto professionale, possono portare a disturbi ancora più invalidanti. In questo contesto lo psicologo diventa figura centrale per il benessere psicologico delle persone perché, attraverso un ascolto attivo, l’empatia e l’utilizzo di tecniche e metodi specifici, è in grado di andare a scardinare l’origine del problema. Andare dallo psicologo significa infatti comprendere meglio se stessi, individuando le cause del malessere, e capire come gestire le emozioni senza soccombere. Queste due conquiste hanno come conseguenza diretta il miglioramento delle relazioni, il superamento dei propri traumi e la realizzazione del proprio potenziale. Uno stato che lavora affinché sempre più persone possano accedere a questi servizi, investe sul proprio futuro perché se le persone stanno bene sono più produttive e più attive per migliorare la società in cui vivono.

Quanto conta la formazione dello psicologo

Lo psicologo, oltre a conseguire la laurea in psicologia e l’esame di stato per l’abilitazione alla professione, deve continuare a formarsi negli anni. Diverse sono infatti le specializzazioni per questo settore, anche perché sono numerosi i contesti in cui si possono generare dei disturbi. Sia le università tradizionali sia gli atenei online – gli atenei come Unicusano – propongono diversi master universitari in psicologia, proprio per rispondere all’esigenza di formare professionisti pronti a rispondere con competenza alle varie esigenze dei pazienti. Ci sono infatti corsi dedicati alla psicologia sociale, alla psicologia del lavoro o alla psicologia dell’infanzia, tutte branche che richiedono la conoscenza di discipline orientate al tema e di metodi pensati per disturbi derivanti da particolari condizioni.