Test HIV: come, perché e quando farlo

Il test HIV è il solo modo che un soggetto ha di sapere se abbia effettivamente contratto l’HIV, il virus dell’AIDS.
Sono ancora tante le persone che preferiscono non sottoporsi al test per tutta una serie di motivi, tuttavia farlo è talmente importante che è meglio lasciare andare ogni altro pregiudizio e pensare alla propria salute e a quella degli altri.
Tutti coloro che hanno avuto rapporti sessuali senza preservativo o nei casi in cui questo si sia rotto, che hanno utilizzato aghi condivisi per iniettare droghe o farmaci o chiunque si sia esposto al rischio di contagio, dovrebbero sottoporsi a questo test.

Perché fare il test per l’HIV

Come già detto, il solo modo per verificare il proprio stato sierologico è quello di fare il test il quale, tra le altre cose, è anche facile e veloce. Eseguirlo sarebbe una buona abitudine per tutti coloro che hanno una vita sessuale attiva, soprattutto se non hanno un partner fisso e nel caso in cui si siano esposti a qualunque tipo di rischio. È un modo per vivere più serenamente le relazioni e nel rispetto delle persone che si incontrano.

La preoccupazione è comprensibile, tuttavia i test offrono un aiuto per essere a conoscenza di fatti che è inutile negare a se stessi: se si dovesse risultare positivi, è bene saperlo per poter intevernire quanto prima.
Una diagnosi precoce consente di iniziare al più presto la terapia consentendo alla persona con HIV di vivere in modo normale e a lungo.
Attraverso l’assunzione dei farmaci necessari si evita di danneggiare il sistema immunitario e prevendo l’insorgenza di ulteriori patologie come ictus, infarto, aterosclerosi, ipertensione, diabete e delle, cosiddette, infezioni opportunistiche.
Sottoporsi al test HIV è importante anche perché con la terapia antiretrovirale il la quantità di virus nel corpo si ridurrà ad un punto tale che non sarà più possibile trasmettere il virus. Per cui, che tu sia in una relazione o che tu faccia sesso con partner occasionali, non ci sarà rischio di trasmettere il virus, anche in caso di sesso senza condom.

Chi dovrebbe testarsi

Chiunque sa di avere avuto rapporti a rischio può effettuare il test appena lo desidera.
La rottura del preservativo, il nutrire dei dubbi sul proprio comportamento o su quello del partner, sono situazioni che potranno essere affrontate parlando con dei sanitari o con delle associazioni che saranno in grado di consigliare al meglio.

Coloro che sono sessualmente attivi dovrebbero fare il test almeno una volta l’anno e, a maggior ragione, se hanno avuto più partner sessuali durante questo lasso di tempo. Ma non fraintendere, basta un partner e una sola volta per infettarsi.

Chiunque nutra anche il minimo dubbio, deve rivolgersi al suo medico e fare in modo di non esporre ulteriormente il partner al rischio dell’infezione.
I test di ultima generazione sono in grado di rilevare la positività nel giro di 40 giorni dall’evento del possibile contagio. In base al test che si è scelto di eseguire, il medico potrebbe chiedere di farne un altro subito dopo per confermare l’esito del precedente.

Come e dove effettuare il test per l’HIV

Ci sono due strade: il test HIV può essere effettuato presso una struttura (pubblica o privata) ed essere quindi seguiti e supportati da professionisti, oppure può essere fatto in autonomia acquistando un kit rapido in farmacia o online.

Il test HIV a casa

I kit per il test HIV da fare a casa rilevano la presenza di anticorpi nel sangue o nella saliva. A differenza degli esami di laboratorio, danno il risultato in pochi minuti. Sono una soluzione pratica per le persone più ansiose che preferiscono non aspettare giorni prima di conoscere il risultato dell’esame. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Se un test di laboratorio è affidabile già a 40 giorni dal presunto rapporto a rischio, questi kit sono attendibili solo a 3 mesi dall’evento. Se non vuoi rivolgerti ad un ospedale e opti per il fai da te, dai uno sguardo a questa guida su come fare il test HIV a casa.

In ospedale

Rivolgersi ad una struttura pubblica o privata è per molti la soluzione migliore. Non si è soli, si può fare affidamento al supporto psicologico di professionisti e si ha l’opportunità di fare domande e togliersi qualche dubbio.

In Italia, il test HIV può essere svolto gratuitamente presso le strutture pubbliche. A volte viene richiesta la ricetta del medico, in altre non è richiesto e può bastare presentarsi per procedere con il prelievo. Per cui è importante informarsi sulle modalità d’accesso prima di recarsi sul posto.

Prima di procedere con il prelievo, è possibile che l’operatore sanitario ponga delle domande inerenti le abitudini sessuali e sulle motivazioni che spingono la persona a fare il test. È importante essere sinceri: le risposte alle tue domande saranno importanti per comprendere se è il caso di ripetere il test successivamente o se è opportuno eseguire ulteriori esami.

L’esito di questo esame è strettamente confidenziale: non può essere comunicato in via telematica né telefonicamente ma solo di persona al diretto interessato.

Come funzionano i vari test per l’HIV

Il test di III generazione

Il test degli anticorpi Elisa di III generazione è un test immunoenzimatico che rileva gli anticorpi anti-HIV che sono presenti nel sangue, nelle urine e nella saliva: quando sono effettivamente rilevati, significa che si è infetti da HIV.
Perché questi siano affidabili, devono essere fatti 90 giorni dopo l’evento a rischio, per far passare il tempo necessario tra la potenziale data di infezione e quella della formazione e della rilevazione degli anticorpi anti-HIV.
Nessun farmaco ostacola l’esito del test. I kit rapidi attualmente in commercio in Italia sono di terza generazione.

Il test di IV generazione

Il test HIV di IV generazione è un esame combinato in quanto cerca sia gli anticorpi contro l’HIV, sia alcune proteine strutturali del virus che sono presenti nel sangue durante le prime settimane dopo la possibile infezione, ovvero prima che l’organismo risponda producendo anticorpi.
Il vantaggio del test HIV combinato è che restituisce un risultato definitivo già dopo 40 giorni dal presunto contagio.

Conclusioni

Esistono molteplici alternative su come si può eseguire il test e il supporto non mancherà di certo. È fondamentale tuttavia non perdere tempo appena si nutre il minimo sospetto di possibile contagio o di essersi comunque sottoposti a una situazione a rischio. Abbiamo già accennato, tuttavia, al fatto che sottoporsi al test dovrebbe essere una sana e precauzionale azione che deve compiere chiunque abbia regolarmente rapporti sessuali.
Con un gesto davvero molto semplice e veloce e che fugherebbe ogni dubbio, si può evitare una situazione che condizionerebbe il proprio stile di vita e quello delle persone che sono intorno a noi.